Che cos’è il Bdsm?
Un termine che incuriosisce e spaventa: il BDSM, è un tabù sociale in tutto il mondo. Non importa da dove tu venga o quale passato culturale il tuo Paese abbia, non puoi che concordare con la frase precedente.
Nonostante il BDSM abbia iniziato ad emergere nei media nell’ultima decade, ritrovando per se perfino contenuti dedicati, le pratiche e le discipline appaiono sempre ridicolizzate: viene considerato dalla moltitudine deviante, perverso, malato, qualcosa di cui prendersi gioco.
Lo stigma che si portano appresso alcune pratiche, collegato all’abuso ed all’assenza di consenso e che non appartiene al BDSM, è costellato di pregiudizio e poca conoscenza di cosa le pratiche siano e di come vengono svolte, ed il più delle volte tale mozione avviene da chi lamenta la noia di ripetere sempre le stesse azioni una volta entrati nella propria camera da letto, il “sesso convenzionale”.
L’insieme delle pratiche inserite nel contesto BDSM fuoriescono dalla definizione di “normale” e convenzionale per qualsiasi società; sono “deviazioni” in quanto è deviazione “tutto ciò che si discosta dalle norme socialmente accettate”, ma la nostra sessualità è definita e sviluppata in maniera fluida, del tutto individuale, per cui non è possibile definire una normalità.
Provando a dare una definizione teorica di BDSM, si definisce tale:
“Ogni attività di tipo sessuale ed erotico che coinvolga pratiche riguardanti imposizione di limitazioni fisiche temporanee, l’infliggere o subire dolore, la rinuncia del controllo da parte di una delle persone coinvolte, con la corrispettiva assunzione di potere di un’altra.”
Questa definizione è eccessivamente scolastica, per cui diamole un pizzico di carattere: il BDSM si riferisce a una gamma di preferenze sessuali ed erotiche genericamente collegate a controllo e sottomissione, di tipo fisico o psicologico, talvolta implicanti dolore, con espressione di consenso a priori di tutte le parti coinvolte. E’ necessario evidenziare che non esiste un’interpretazione univoca di BDSM, per cui ne esistono di varie. L’acronimo “BDSM” è comunemente accettato come l’abbreviazione di tre macro-categorie di pratiche, esplicitamente concordate e consensuali. In ogni pratica, possiamo distinguere due ruoli, un ruolo attivo ed un ruolo passivo, definiti top e bottom. Lo “stile” di gioco e l’intensità con cui esso si svolgerà seguono dei princìpi di condotta, detti framework. Per incompletezza della nostra lingua, adotteremo il maschile come genere neutro per elencare i ruoli nei tre sottoinsiemi, specificando che i ruoli sono spesso intercambiabili.
L’acronimo Bdsm
Le tre macro-categorie dell’acronimo Bdsm sono:
Bondage e Discipline (B&D):
Servilismo e disciplina, è l’insieme di pratiche consistenti l’utilizzo di costrizioni e limitazioni mentali, basato sullo scambio di potere tra le due parti, dove il bottom si pone l’obiettivo di sottostare al controllo del top. Il termine “bondage” deriva dall’arcaismo “bond”, che indicava la condizione “contrattuale” dei servi della gleba (e curiosamente anche dei mariti) del tredicesimo secolo. Un esempio di pratica è la servitude (pratica in cui il bottom si pone l’obiettivo di adempiere a compiti affidatigli dal top).Dominazione e Sottomissione (D&S):
Domination and submission. Le pratiche, stavolta, sono di coinvolgimento fisico, e lo scambio di potere implica la costrizione o limitazione fisica da parte del top sul bottom. Un esempio di pratica è il kinbaku (lett. legare stretto. Pratica in cui il top lega il bottom tramite l’utilizzo di corde. La versione più conosciuta è lo shibari, pratica che cura più l’estetica della legatura che la sua funzionalità).Sadismo e Masochismo (S&M):
Sadismo e masochismo. Quelle rientranti in questa categoria sono tutte le pratiche riguardanti il piacere di infliggere (per il top, sadista) o ricevere (per il bottom, masochista) dolore fisico o umiliazione. Un esempio classico è lo spanking (pratica in cui il top sculaccia il bottom fino a lasciare evidenti segni fisici temporanei), o la fustigazione (fustigation o flogging, pratica in cui il top colpisce il bottom con strumentazione dotata di corto raggio).
Spesso una pratica coinvolge più macro-categorie; ad una distinzione così sfumata ed arbitraria, si preferisce utilizzare il termine ombrello bondage, inteso però come costrizione e sottomissione.
Evitate strettamente Wikipedia, se siete alla ricerca di ulteriori informazioni. Il motivo? Gli articoli sono scritti in modo scolastico ed incompleto. Inoltre, un gran numero di persone si impegna in pratiche simili al BDSM senza realmente saperlo, il che non impedisce loro di avere, spesso, pregiudizi negativi contro il BDSM perché non sanno davvero cosa sia …
Il nostro obiettivo è fornirvi uno strumento per comprendere meglio, non una verità assoluta. L’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è di non smetter mai di esplorare la vostra sessualità.
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Alessio Campolongo
Nasce a Cagliari, nel 1992. Sostenitore dei diritti sulla libertà sessuale, attivista nell’ambiente dell’associazionismo LGBT dal 2017 e nell’associazionismo kink dal 2018, opera dal 2017 come ascoltatore nel sostegno di studentə per lo sportello UnicAscolta, su tematiche relative a blocchi di studio e discriminazioni o stereotipi basati sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulle parafilie. Si occupa dell’organizzazione degli incontri del The Next Generation di Cagliari, di cui è moderatore e responsabile.