Guida allo squirting e alla eiaculazione femminile | Red Rope

    Lo Squirting e l’Eiaculazione femminile

    Squirting e l’eiaculazione femminile sono due fenomeni ben distinti e la loro presenza non indica che vi sia un orgasmo.

    Sono entrambi fenomeni fisici ancora per molti inesplorati ma:

    • Lo squirting (o fontanella) è la fuoriuscita di un liquido dall’uretra, questo liquido simil pipì (ma di fatto si può considerare pipì o pipì pulita), può sia a zampilli e in maniera molto forte, sia in maniera più contenuta, a laghetto.
    • L’Eiaculazione femminile invece è la fuoriuscita di un liquido biancastro dovuto alla forte stimolazione della prostata femminile (si anche le ragazze hanno la prostata, più comunemente chiamata Ghiandola di Skene)

    Questi due fenomeni avvengono maggiormente quando vi è una predisposizione fisica e rilassatezza muscolare, ma il fattore mentale è altrettanto importante, perché se non ci si riesce a lasciare andare quando si sentono determinati stimoli il tutto può non avvenire.

    Orgasmo, squirting e eiaculazione femminile

    Chiarita la differenza tra squirting ed eiaculazione femminile, non ci resta che capire come funziona il tutto.

    Apparentemente può sembrare una cosa difficile, ma non è affatto vero, ma ci hanno caricato culturalmente talmente tanto, soprattutto tramite la pornografia, che lo hanno fatto passare come il massimo piacere per una donna e come tale è difficile da ottenere. Ma credetemi, è molto semplice che avvenga lo squirting, ma il punto è, questo avverrà in concomitanza di un orgasmo?

    Ebbene sì, il fatto che vi sia lo squirting, non vuol dire che ci sia un orgasmo.

    Quando si parla di orgasmo, molto spesso, soprattutto negli uomini, si tende a pensare che ci sia un orgasmo di serie A e di serie B. Ma non è così, l’orgasmo è orgasmo, è l’apice del piacere.

    Quindi, non è che se la ragazza viene dalla stimolazione vaginale ha avuto un orgasmo migliore di quello della stimolazione clitoridea. Per di più, molto spesso, le donne preferiscono la stimolazione clitoridea rispetto a quella vaginale.

    Una cosa che dobbiamo sapere è che, all’interno della vagina c’è il famoso punto G, il nome corretto è zona CUV.

    La zona CUV (punto G), è la zona che se stimolata correttamente, permette alla donna di arrivare allo squirting e si spera all’orgasmo.

    Il punto G si può stimolare tranquillamente sia con il pene con le dita, oppure con toy o qualsiasi cosa che ti venga in mente, a patto che entri poco più di qualche centimetro.

    Ma quindi dove si trova esattamente?

    La zona Cuv si trova a pochi centimetri dall’entrata vaginale, la si può riconoscere per le piccole venature che sentirete (vi consiglio le mani per capire dove sia). si trova esattamente nella zina anteriore della vagina.

    per stimolare questa zona bisogna massagiare la parete anteriore (che confina con la vescica).

    per trovarlo agevolmente basta mettersi a pancia in su e inserire una o più dita nella vagina, col palmo rivolto verso la pancia. Piegare le dita leggermente ed esplorate delicatamente la zona, finchè non sentirete una zona rugosa e tondeggiante.

    Per stimolare al meglio il punto G, bisogna che vi sia innanzitutto del desiderio e dell’eccitazione e anche della calma e del relax. Una volta trovato il punto G, massaggiatelo con delicatezza, soprattutto se è la prima volta, se risulta fastidioso, provate a spostare le gambe o le dita, pressione e/o posizione.

    Nel caso vi sia fastidio, forse non è il momento giusto per la stimolazione.

    Una cosa molto importante da sapere è che la stimolazione della zona CUV (il punto G), darà una sensazione simile a quella di quando bisogna andare a fare pipì. Al posto che combattere questa sensazione e trattenersi, bisogna assecondarla, quindi rilassarsi e lasciare defluire il liquido, che quest’ultimo provocherà lo squirting.

    Da come si è potuto intuire, il liquido dello squirting uscirà dall’uretra. Al contrario della eiaculazione femminile che esce dalla vagina.

    NOTA BENE: bisogna rilassarsi per assecondare la fuoriuscita del liquido, non spingere, se si proverà a spingere si rischia di fare molta più fatica per ottenere il risultato, oltre al fatto che non fa bene al fisico.

    Il liquido dello squirt e dell’eiaculazione femminile

    Ma esattamente, cos’è questo liquido?

    Sul liquido dello squirting ci sono molte disquisizione a riguardo, a livello generale, non ci deve interessare cosa sia o non sia questo liquido, alla fine se è una pratica che piace, che bisogno c’è di sapere?

    In ogni caso capisco che questa sia una domanda legittima, in quanto siamo tutti spinti dalla curiosità, soprattutto sul sesso.

    Il liquido dello squirting è un liquido simil pipì, ma con delle caratteristiche particolari, prima fra tutte è che viene prodotto sul momento dai reni, passa per la vescica e infine viene espulso.

    Che voi questo liquido lo consideriate pipì o meno, poco cambia, alla fine quello che conta è divertirsi.

    Per quanto riguarda il liquido dell’eiaculazione femminile, è un liquido biancastro e un po viscoso, prodotto dalla Ghiandola di Skene (prostata femminile), ha caratteristiche che richiamano un liquido più noto espulso dai maschi.

    Vi sono vari modi di portare allo squirting, ma partiamo da come lo si può fare tramite una stimolazione manuale.

    La cosa più importante sono il movimento con le dita (o talvolta tutto l’avambraccio).

    Una volta trovato il punto G si può

    • Spostare “avanti e indietro” le dita velocemente
    • Fare movimenti lenti avanti e indietro
    • Far vibrare l’intera mano per avere anche una parziale stimolazione del clito
    • Piegare le dita verso la vulva e fare molta pressione

    Ascoltate sempre molto bene il respiro del partner o ascoltate il vostro corpo, per cercare di capire se state stimolando il tutto correttamente, uno dei maggiori segnali del fatto che stiate stimolando correttamente il tutto è la contrazione “verso il basso” della vagina, inoltre potreste anche sentire un rigonfiamento sulla zona cuv o più in generale sulla parete frontale della vagina, quest’ultimo è un ottimo indice di buona stimolazione.

    Per chi riceve questa stimolazione è importantissimo che si rilassi e si goda il momento, ma soprattutto, quando sente uno stimolo simili pipì, si lasci andare completamente e lasci fuoriuscire tutto il liquido, l’ideale inoltre, sarebbe non “spingere” per farlo uscire, ma farlo uscire solo tramite rilassamento.

    Questa seconda parte comprendo che sia difficile da attuare in quanto fin da piccoli ci viene insegnato (non esplicitamente) a fare pipì contraendo l’addome per spingerla fuori.

    Questi sono i principali movimenti da attuare, è molto importante essere costanti con la stimolazione, sarebbe meglio evitare di iniziare veloce, poi all’improvviso piano e via così, scegliete una velocità e continuate su questa, alla richiesta di cambiamento del vostro partner ovviamente dovete cambiare.

    Può aiutare molto quando si stimola, fare anche un movimento con la mano, verso il basso, in modo da allargare l’entrata vaginale.

    In conclusione

    Ogni pratica ha una storia a se, se ti piace o non piace, è un tuo gusto personale.

    Se si ha voglia di eseguire quella pratica, bisognerebbe sentirsi liberi di praticarla, ma soprattutto, non vi è nulla di male ad avere fantasie ritenute inusuali, l’importante che non creino danno a voi, ad altri, o siano illegali.

    Consiglio d’acquisti

    Il primo che vi consigliamo di leggere è:

    Violeta Benini, la divulvatrice, divulgatrice sessuale, sex blogger e ostetrica

    • Senza tabù: libro dedicato ai più giovani, ma decisamente adatto anche agli adulti di Violeta Benini, la divulvatrice, divulgatrice sessuale, sex blogger e ostetrica

    Jüne Plã, illustratric*, ha creato un libro che ha fatto molto parlare di sè

    • Club Godo. Una cartografia del piacere: il nome dice già tutto, ma molto interessante da leggere, sfogliare, trarre ispirazione di Jüne Plã, illustratric*, ha creato un libro che ha fatto molto parlare di se

    Michele Spaccarotella, psicologo e psicoterapeuta, ha creato una interessante guida al piacere digitale, come orientarsi nell’online (e offline)

    • Il piacere digitale: una interessante guida che aiuta a riflettere e interpretare la sessualità di Michele Spaccarotella, psicologo e psicoterapeuta, ha creato una interessante guida al piacere digitale, come orientarsi nell’online (e offline)

    Tristan Taormino, divulgatrice, regista di film porno e altro ancora, ha creato una serie di libri molto interessanti, ma qui vi consiglio qualcosina per il di dietro

    Morena Nerri, conosciuta anche come le_sex_en_rose, divulgatrice e sexual blogger. Le sue interviste nude sono oramai famose

    Dossie Easton, una scrittrice e psicoterapeuta statunitense

    Emily Nagoski, direttrice di Educazione al benessere e docente di Sessualità femminile presso lo Smith College

    Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa

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    Stefano | Red Rope

    Mi chiamo Steve, ma sono conosciuto anche come Red, voglio divulgare nel mondo la bellezza della sessualità, ho da sempre lavorato in questa direzione, la divulgazione sessuologica è molto importante per me, ma anche per tutti coloro che la vorranno ascoltare.

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